Shygirl è la Dea della libertà

Il suo debutto era un inno alla libertà sessuale mentre con “Nymph” abbiamo scoperto il suo lato più vulnerabile e sensuale; oggi in attesa del suo nuovo EP dalle sonorità clubbing e del suo live al Magnolia il prossimo 12 dicembre, abbiamo fatto una chiacchierata con Shygirl.

Il 2023 è stato un anno importante per Shygirl, il suo secondo album “Nymph” (Because Music) ha ricevuto una nomination al Mercury Music Prize, il più prestigioso dei premi Uk, ha aperto con un dj set al Wembley Stadium della sua Londra il “Renaissence Tour” di Beyoncé, e “Nymph” si è mutato in “Nymph_o”, un rework che vede coinvolti ospiti del calibro di Bjork, Tinashe, Sevdaliza, Eartheter e Arca.

Se non l’avete ancora capito Blane Moise, questo il suo vero nome, è una delle artiste più rilevanti della scena Uk contemporanea amata dalla comunità queer; il nuovo singolo “thicc” si muove tra sonorità house anni ’90 e vocals hyper-pop, e sarà preludio di un nuovo EP in arrivo nel nuovo anno, ne abbiamo parlato via zoom:

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Ciao Blane, come stai?

Eccitata! Non vedo l’ora di venire a suonare a Milano sarà il mio primo show da headliner, son già stata in città diverse volte per la fashion week e ho aperto una volta il concerto di Myss Keta, quindi non vedo l’ora di performare il mio album per voi!

E’ la seconda parte del mio tour, sarà una celebrazione e allo stesso tempo la chiusura dell’era di “Nymph”.

Cosa dobbiamo aspettarci dal tuo show?

Tanta energia positiva, è la mia occasione di stare vicino al mio pubblico e sono anche molto curiosa di capire chi sono i miei fans, voglio che mi vedano anche come una persona e non solo come un personaggio, è la mia chance per godermi il momento, suonerò anche qualche canzone nuova…

Quando un tuo concerto finisce, cosa vorresti si portasse a casa il tuo pubblico dall’esperienza?

Vorrei si sentissero ispirati, energici, ma non solo a livello fisico, vorrei che capissero che se vogliono possono fare realizzare i loro desideri. Ricordo una volta prima di fare musica, uscita dal concerto di un artista ho pensato: “se può farlo lui posso anche io“, rimasi ipnotizzata dalla sua trasformazione sul palco e pensai: “voglio provare questa libertà di sentirmi libera e trasformarmi in cosa voglio su un palcoscenico”.

Amo quando ai miei concerti le persone credono in loro stessi e mi parlano della loro musica o me la lasciano sul palco da ascoltare, credere nelle possibilità di ciò che vuoi diventare è quello che più mi piace.

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Quest’anno sei stata invitata da Beyoncé ad aprire con un dj set una data del “Renaissance Tour” al Wembley Stadium, com’è stato?

Avevo i piedi che non toccavano terra quando mi è stato proposto, anche perché non me lo aspettavo per niente! E’ stato un’onore ed un’esperienza emozionante, mi hanno lasciato carta bianca nella scelta dei pezzi, ero in mezzo alla gente al livello del prato quindi avevo tutti gli occhi puntati addosso da uno stadio, è stato strano.

Il team di Beyoncé è il più gentile e professionale che abbia mai incontrato, non è scontato vedere quando un artista di quel calibro ha un entourage così premuroso nei confronti dei suoi ospiti. Beyoncé è sempre stata fonte di grande ispirazione per me, vorrei vederla protagonista di un TED Talk.

Quest’anno hai pubblicato “Nymph_o” un album di remix e rework di “Nymph” uscito nel 2022, hai coinvolto artisti incredibili ma vorrei sapere come è stato lavorare con Bjork?

Ero molto nervosa, anche perché inizialmente è stata lei a contattarmi per fare il rework di un suo pezzo, “Ovule” remixato da Sega Bodega, però questo incontro mi ha dato il coraggio di chiederle di collaborare con me a sua volta!

E’ una persona adorabile, ma avevo paura non le piacesse il pezzo anche perché la musica di Bjork ha un range così vasto che espormi al suo cospetto mi faceva paura… avevo i nervi a fior di pelle!

Invece mi ha risposto dicendomi direttamente su cosa stava lavorando per rimaneggiare la canzone, è stato incredibile mandarsi file avanti e indietro con un’artista che stimo così tanto e che ho sempre preso come esempio anche per la sua integrità artistica.

Restando in tema remix, la versione di “Shlut” con Sevdaliza è incredibile, l’aggiunta della chitarra acustica ha dato un nuovo twist al pezzo!

Amo Sevdaliza, spero di lavorare ancora con lei per le mie canzoni in futuro. Ci sono molti artisti che stimo e che m’ispirano ed è stato anche la possibilità di poter dare spazio alla loro creatività se è nato “Nymph_o”.

Questi rework delle mie canzoni sono stati una collaborazione a tutto tondo, ho chiesto a ciascun artista coinvolto quale fosse la canzone del disco con cui si sentiva più connesso a cui avrebbe potuto aggiungere qualcosa e così hanno portato le mie canzoni in nuovi territori, espandendo la mia visione.

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Se penso a te e agli artisti che hai coinvolto vedo una generazione che ha cominciato e ridefinire l’amore, la tua musica incanala l’idea che l’amore e l’intimità non sono solo riconducibili a relazioni romantiche, sei d’accordo?

Penso che in amore ognuno abbia il suo viaggio da compiere per poter capire veramente cosa si vuole, ma è anche qualcosa in evoluzione, io non sono la stessa della mia prima cotta.

Vedo i miei album come delle capsule del tempo che mi dicono chi ero e cosa mi stavo chiedendo come l’essere amata, mi sono chiesta se fosse giusto manifestare questo desiderio d’amore in quanto donna, sono tutte emozioni che cerco di processare anche per stare meglio.

Hai di recente pubblicato il singolo “thicc feat. Cosha” è il preludio ad un nuovo capitolo più direzionato al clubbing?

La musica clubbing ha sempre fatto parte del mio dna, mi piace spingere me stessa e sperimentare musicalmente in ogni lavoro che faccio; “thicc” è stata scritta nello stesso periodo in cui ho scritto “Coochie” e altri pezzi di “Nymph”, mi piaceva, l’amavo molto ma non centrava nulla con il disco.

“thicc” è un pezzo pop divertente da ballare, così l’ho ripescata per questo nuovo progetto che sarà composto da 6 pezzi, che sono demo mai pubblicate che suono sempre durante i mie dj set e durante i miei house party, i miei amici le conoscono benissimo queste canzoni!

Hai un’estetica molto curata e definita da sempre, dai tuoi look, agli artwork, ai visual, è dovuta anche al tuo background da fotografa?

Sicuramente e anche perché sono una persona molto curiosa, ma penso che l’arte che più m’influenza sia il cinema. La vita è come un film e devi convogliare emozioni e significati come se fossero tante sue scene, non si tratta solo di sentirsi composta e apparire bella, voglio provare qualcosa e spero che le persone sentano a loro volta qualcosa.

Ora sono curioso di sapere quali film ti piacciono!

Io e il mio fidanzato guardiamo tantissimi film! Di recente ho visto questa commedia americana che s’intitola “Bottoms” che è super divertente, mi piace vedere come le donne si esprimono, non c’è un solo modo di essere donne e in questo film ci sono due antagoniste che sovvertono gli stereotipi della commedia americana degli anni novanta.

Non mi prendo mai troppo sul serio, ho visto anche “Love Hurts” di recente ahahahahah! come nelle mie canzoni quando parlo di qualcosa che m’infastidisce cerco sempre di parlarne con gentilezza. Ho anche un cane ed ogni tanto compare in qualche mio brano!

Qual è la canzone che ti piace di più suonare durante un dj set adesso?

Una canzone mia che non è ancora uscita ma che farà parte del nuovo EP, è dark e sexy è il mio gay club anthem si chiama “Faith” e il testo parla di divertirsi, di travestirsi per essere favolosa anche per una sera, parla di parrucche, tacchi, di sentirsi sexy e credo sarà il prossimo singolo.

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